Altro che problemi di privacy e copyright, lo smalengo uccide ChatGPT!

Le mie perplessità

Lo #smalengo si nasconde nella vita di tutti i giorni, al lavoro, sulla stampa ed in politica. Saperlo individuare è essenziale per riuscire ad avere una lucida capacità d’analisi. Ecco come ne è uscito vincente con chatGPT.

È da qualche mese, anzi direi proprio dai primi di Novembre, che chatGPT mi lascia perplesso. Le risposte fornite  hanno sempre senso e mi sembrano più lunghe del solito, ma non hanno nessun contenuto. Sono ricche di liste piene di dettagli, ma sembrano risposte di un politico intervistato su un argomento imbarazzante. Qualche giorno fa ho chiesto, con un post su LinkedIN, il parere di altri, ma ho ricevuto conferme a voce solo da un paio di amici.

La prova

Oggi ho deciso di vedere fino a dove si spinge l’accondiscendenza che ha chatGPT nei confronti dell’utente (pagante). Ecco cosa le ho chiesto:
You: Che differenza c’è tra lo smalengo veneto usato dalla repubblica marinara e quello più antico diffuso nel resto del nord Italia? Mentre ci sono citazioni e riferimenti in manoscritti e libri dell’uso dello smalengo, sopratutto nei salotti bene e nelle feste del carnevale, abbiamo solo qualche traccia in alcune liriche del 1600 dell’uso in quella zona che oggi è la Lombardia e la parte orientale del Piemonte.
ChatGPT: Lo “smalengo” o “lingua smalenga” si riferisce a un linguaggio criptico o gergale usato in Italia tra il Medioevo e l’epoca moderna. La sua funzione variava, ma era spesso utilizzata come una forma di comunicazione esclusiva o segreta, specialmente nei contesti sociali o letterari.
  1. Smalengo Veneto nella Repubblica Marinara: Nella Repubblica di Venezia, lo smalengo era associato a un certo prestigio sociale e cultura. Era usato nei salotti bene e nelle feste, come quelle del Carnevale di Venezia. Il suo uso qui era probabilmente legato alla tradizione della Repubblica Marinara, con influenze delle lingue e dialetti del Mediterraneo, date le ampie relazioni commerciali e culturali di Venezia con altre regioni e paesi.
  2. Smalengo nel Nord Italia (Lombardia, Piemonte): Nella Lombardia e nella parte orientale del Piemonte, le tracce dello smalengo sono più scarse e risalgono principalmente al 1600. Qui, lo smalengo poteva avere un carattere più locale e meno influenzato dalle dinamiche di un porto marittimo internazionale come Venezia. Potrebbe aver avuto radici più fortemente ancorate nei dialetti e nelle tradizioni locali.
 
Le principali differenze tra le due versioni di smalengo possono essere attribuite a:
 
  • Influenze Linguistiche: Lo smalengo veneto poteva avere maggiori influenze da varie lingue mediterranee a causa della posizione marittima di Venezia e dei suoi scambi culturali, mentre lo smalengo lombardo-piemontese era probabilmente più influenzato dai dialetti locali.
  • Contesto Sociale e Culturale: A Venezia, lo smalengo era legato all’élite sociale e ai ricchi ambienti culturali, mentre nelle altre regioni del nord Italia poteva essere più un fenomeno letterario o regionale, meno legato ai cerchi elitari.
  • Documentazione e Conservazione: La ricchezza culturale e la posizione di Venezia come centro di potere e commercio hanno probabilmente contribuito a una maggiore conservazione e documentazione del suo smalengo, rispetto alle tracce più frammentarie e meno frequenti dello smalengo in altre aree del nord Italia.
 
Va notato che studi specifici sull’argomento possono offrire ulteriori dettagli e sfumature, soprattutto data la natura variabile e spesso informale del gergo smalengo.
Non credevo ai miei occhi, anzi mi aveva messo in crisi. Si perché lo smalengo non esiste, me lo sono inventato io!
 
Prima di chiedere a chatGPT avevo cercato con il più antico Google e non avevo trovato nulla. Ma ora veramente dubitavo di me stesso, quindi riaperto Google ho cercato la “lingua smalenga”, ma nulla, solo riferimenti a patologie del nostro muscolo più utilizzato a sproposito.
Rileggendo la risposta di ChatGPT, potevo vedere che era formulata in modo ineccepibile con una struttura eccellente, ma il contenuto era solo un rigirare in tutti i versi quello che avevo detto nella domanda!
 
Allora ho continuato, reggendo il gioco, per vedere fin dove si arrivava:
You: In che modo si può impostare uno studio sullo smalengo? Conviene approcciare prima l’influenza che ha avuto nell’arte o la sua diffusione nelle locande del popolo?
ChatGPT: Lo studio dello smalengo può essere affrontato da diverse prospettive, a seconda degli obiettivi specifici della ricerca. Ecco due possibili approcci:
 
  1. Influenza sull’Arte:
    • Focus: Esplorare come lo smalengo è stato rappresentato e utilizzato nell’arte, nella letteratura, nel teatro e in altre forme di espressione culturale.
    • Metodologia:  Analizzare opere d’arte, manoscritti, pezzi teatrali e letteratura dell’epoca per tracciare riferimenti allo smalengo e al suo uso in contesti artistici.
    • Vantaggi: Questo approccio può rivelare come lo smalengo sia stato percepito e valorizzato nelle élite culturali e artistiche, e come abbia influenzato la cultura e l’arte del tempo.
  2. Diffusione nelle Locande e tra il Popolo:
    •    Focus: Studiare come lo smalengo sia stato utilizzato nella vita quotidiana, nelle locande, nei mercati e tra il popolo.
    •    Metodologia: Ricerche in documenti storici, come cronache, diari, corrispondenze, e registri di locande, per raccogliere informazioni sull’uso dello smalengo tra la popolazione.
    •    Vantaggi: Questo approccio può fornire una visione più autentica e “dal basso” di come lo smalengo fosse parte della vita quotidiana e della comunicazione popolare.
In entrambi i casi, un approccio interdisciplinare che include storia, linguistica, antropologia e studi culturali può arricchire la ricerca. Potrebbe anche essere utile considerare i seguenti aspetti:
  • Contesto Storico e Geografico: Analizzare le condizioni storiche e geografiche che hanno influenzato lo sviluppo e l’uso dello smalengo nelle diverse regioni italiane.
  • Comparazione con Altri Gergali: Confrontare lo smalengo con altri linguaggi gergali o criptati utilizzati in Italia o in Europa nello stesso periodo.
  • Influenza Sociale: Valutare come lo smalengo abbia influenzato le dinamiche sociali, ad esempio nella creazione di identità di gruppo o nell’esclusione di estranei.
Scegliere da dove iniziare dipende dagli obiettivi specifici e dalle risorse disponibili. Potresti iniziare da quello che ti sembra più accessibile o interessante e poi espandere la ricerca per includere altre aree.
 
You: Mi tracci la storiò dello smalengo dalla caduta dell’impero Romano fino alla sua scomparsa che coincide con il declino della Repubblica Marinaresca di Venezia?
ChatGPT: Tracciare la storia dello smalengo dalla caduta dell’Impero Romano fino al declino della Repubblica Marinara di Venezia richiede una panoramica di un arco temporale molto ampio e di un fenomeno storico complesso. Ecco una sintesi generale:
  1. Post-Caduta dell’Impero Romano (476 d.C.): Dopo la caduta dell’Impero Romano, l’Italia entra in un periodo di frammentazione politica e culturale. In questo contesto, diversi dialetti e lingue si sviluppano in modo indipendente. Lo smalengo, o un linguaggio simile, potrebbe essere emerso in questo periodo come forma di comunicazione criptata tra gruppi specifici, forse per ragioni commerciali o per mantenere segreti in un’epoca di conflitti e incertezze.
  2. Medioevo (circa 500-1500 d.C.): Durante il Medioevo, con la formazione di città-stato e repubbliche marinare come Venezia, il gergo smalengo potrebbe aver trovato un terreno fertile, specialmente in ambienti commerciali e marittimi. La necessità di comunicare in modo sicuro e privato in un contesto di intensi scambi commerciali e rivalità tra città-stato potrebbe aver favorito l’uso di questo linguaggio criptato.
  3. Rinascimento (XIV-XVI secolo): Il Rinascimento vede un’esplosione di arte, cultura e commercio in Italia. Venezia, in particolare, diventa un importante centro commerciale e culturale. In questo periodo, lo smalengo potrebbe essere stato adottato dalle classi mercantili e dalla nobiltà veneziana non solo per scopi pratici ma anche come segno di distinzione sociale.
  4. Decadimento della Repubblica di Venezia (XVII-XVIII secolo): Con il declino della Repubblica di Venezia, causato da vari fattori come l’emergere di nuove rotte commerciali e la concorrenza di altri imperi europei, la rilevanza dello smalengo potrebbe aver iniziato a diminuire. La perdita di potere e influenza economica di Venezia avrebbe portato a un calo dell’uso di questo linguaggio criptato, specialmente in contesti commerciali e diplomatici.
  5. Fine della Repubblica di Venezia (1797): La caduta della Repubblica di Venezia sotto Napoleone segna la fine di un’era. Questo evento potrebbe aver coinciso con la scomparsa dello smalengo, poiché le strutture sociali, politiche e commerciali che sostenevano il suo uso si dissolvono.
Ricordiamo che la storia dello smalengo è in gran parte speculativa e frammentaria, data la natura criptata e spesso informale di questo linguaggio. La documentazione diretta è limitata, e gran parte della nostra comprensione si basa su inferenze e analisi indirette.
You: E’ stato utilizzato anche nelle canzoni?
ChatGPT: Sì, lo smalengo è stato utilizzato anche nelle canzoni, specialmente in contesti folkloristici o regionali. In Italia, il gergo smalengo e altri linguaggi criptati erano spesso impiegati nelle canzoni popolari e nelle ballate, sia per intrattenimento che come mezzo per comunicare messaggi in modo nascosto o codificato.
 
Questo uso si inseriva in una tradizione più ampia di utilizzo di gergo e linguaggi criptati nella musica folkloristica, spesso per esprimere contenuti satirici, politici, o amorosi che non potevano essere detti apertamente a causa di restrizioni sociali o politiche.
 
Le canzoni in smalengo potevano essere popolari nelle feste, nelle locande, o in altri luoghi di ritrovo sociale, offrendo un modo per creare un senso di comunità e appartenenza tra coloro che comprendevano il gergo.
 
Tuttavia, a causa della natura orale e spesso effimera di queste canzoni, la documentazione e la conservazione di tali opere sono limitate, rendendo difficile un’analisi dettagliata del loro contenuto e della loro diffusione.
Sarei potuto andare avanti all’infinito, ma ho voluto scoprire le carte per vedere cosa diceva:
You:Ma lo smalengo non esiste, l’ho inventato io perché me ne parli?
ChatGPT: Mi scuso per l’errore. Non esiste alcun riferimento storico o accademico allo “smalengo” come linguaggio o gergo in Italia. Se è un termine o un concetto che hai creato, allora non ha una base storica o culturale reale. Grazie per avermi corretto e mi scuso per la confusione. Se hai altre domande o temi di cui vorresti parlare, sono qui per aiutarti!
Ora se questo è fine-tuning, ossia se ChatGPT ha fatto tesoro di questa chat pensavo che cambiassero i toni. Quindi ho chiesto di farmi un’immagine dello smalengo.
 
Mi ha proposto l’immagine di questo articolo. Mi piaceva, ho pensato che avesse sintetizzato così l’ironia della nostra chiacchierata.

Conclusioni

Poi ho avuto un’incertezza, ma pensavo non fosse possibile a quel punto. Invece la mia malizia ha prevalso e mi sono rimesso alla tastiera:
You: Perchè oggi non si parla dello smalengo e non si trovano riferimenti precisi su Google.
ChatGPT: Lo “smalengo” come termine non ha riferimenti o documentazione storica, poiché, come hai indicato tu stesso, è un concetto inventato e non un linguaggio o gergo realmente esistito nella storia italiana. Pertanto, non si trova menzione di esso nelle fonti storiche o nelle ricerche su Google relative alla storia o alla linguistica.
 
In generale, quando un termine o un concetto non ha basi storiche o accademiche, è normale che non si trovino riferimenti precisi o discussione significativa in ambienti accademici o su motori di ricerca come Google.
Meno male! Però la lezione è chiara. I dubbi che ho manifestato sulla causa avviata dal New York Time a OpenAI, sono leciti.
 
Mi dispiace per chi spende il tempo in eventi, articoli e conferenze, nel discutere i rischi dell’intelligenza artificiale. L’unico vero rischio siamo noi. Sono tutti quelli che la mettono sul trono e la divinizzano, sono tutti quelli che usano la sua accondiscendenza nelle risposte per costruire dei falsi o fake-news.
Non é chiaro, quasi a nessuno, che l’AI, ad oggi, non è un saggio oracolo, piuttosto è un cucciolo che incespica ad ogni suo passo.
 
Non dobbiamo mettere dei freni, trovare i confini entro cui far camminare questo cucciolo, fare Comitati Etici per la Strategia Nazionale. Dobbiamo metterci in testa di insegnargli a camminare in fretta nella direzione voluta.
 
A me sembra che l’unico stato che sta affrontanto il tema delle nuove tecnologie in genere e dell’intelligenza artificiale nello specifico, sia la Cina.
A differenza nostra, e della gran parte degli Stati, di quello che definiamo mondo occidentale, hanno già la loro policy relativa all’AI, (che a leggerla la si può sottoscrivere con modifiche minime). Ma finanziano la ricerca pesantemente, e la finanziano non come obolo da qui ricevere consensi. 
 
Non discuto se la direzione o il fine sia corretto, osservo che faranno passi enormi distanziandoci se noi aspettiamo gli esiti di comitati o convegni. Ma questo aspetto è off-topic per questo post.

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