Sia che si voglia realizzare un sito web, un negozio online o una intranet aziendale la scelta di dove realizzarlo è più importante di quanto sembri. Parliamo di WordPress perché è un CMS tra i più diffusi al mondo.

 

Infrastruttura proprietaria o hosting esterno?

Su quale infrastrutura costruire il proprio sito è una scelta che può pesare molto sui costi finali. I vantaggi e svantaggi da pesare in modo oportuno sono diversi anche se ultimamente sono 

 
Un’infrastruttura di proprietà

Avendo un’infrastruttura di proprietà, si ha il pieno controllo su tutto l’ambiente di hosting. Le risorse del server sono completamente personalizzabili, come la capacità di storage, la potenza della CPU e la memoria. Questo permette una maggiore flessibilità e scalabilità per gestire picchi di traffico e rispondere alle esigenze in continua evoluzione del sito.

D’altra parte l’infrastruttura di proprietà richiede costi iniziali significativi per acquistare hardware, infrastruttura di rete e il relativo software. Inoltre, la gestione della manutenzione e della sicurezza dell’infrastruttura, incluso l’aggiornamento dei server e la gestione dei backup sono attività di cui farsi carico. Queste richiedono competenze tecniche e un team IT dedicato per mantenere l’ambiente di hosting in esecuzione in modo efficiente e sicuro.

 
Un hosting gestito

L’hosting gestito offre un’opzione più semplice e conveniente. Il fornitore delll’hosting gestisce l’infrastruttura, compresi i server, le risorse e le attività di manutenzione. Questo libera dal carico operativo e tecnico. Inoltre, spesso i fornitori di hosting offrono supporto tecnico dedicato per affrontare eventuali problemi.

Questa scelta può avere limitazioni in termini di personalizzazione e scalabilità rispetto a un’infrastruttura di proprietà. Se sono richieste risorse specifiche o personalizzazioni particolari, ci si può scontrare con alcune limitazioni, come le versioni di PHP e le risorse ad esso dedicate. Inoltre, si può andare incontro a costi aggiuntivi a seconda dei piani e dei servizi offerti dal fornitore.

È vero che sul mercato ci sono dei fornitori di hosting dedicato al wordpress a costi irrisori.  Un esempio per tutti sono i piani offerti direttamente da WordPress. Si parte da un piano, ad oggi, di 48 €/anno, ma si deve passare a 300 €/anno per avere una larghezza di banda illimitata. Ma quali sono le funzionalità importanti da valutare nel rapporto qualità/prezzo di un fornitore?

 

Funzionalità dell’hosting

Prima di scegliere un piano di hosting è bene fare l’elenco delle funzioni che ci servono e poi costruirci il piano inserendole tutte. Si perché alcuni piani hanno un costo molto accattivante, ma alcune funzioni richiedono costi aggiuntivi. Ecco che un piano da meno di 30 €/anno arriva a costare 150 € una volta aggiunte quelle che sono funzionalità opzionali, ma in realtà richieste da un sito per una azienda.

 
Le funzioni indispensabili

Queste sono, secondo noi le funzionalità di base da includere nell’acquisto di un piano o, comunque, quelle di cui si devono conoscere le informazioni per poter scegliere:

  • Localizzazione dei server – è importante che il fornitore dichiari, o permetta di scegliere, dove sono fisicamente i dispositivi hadware che ospitano il wordpress. Un’altra cosa da verificare è che il fornitore preveda, anche solo nelle condizioni di vendita, il fatto che lui agisce come Responsabile del Trattamento ne vostri confronti e di quali trattamenti si fa carico (poi voi dovreste assicurarvi che questi siano inclusi nel vostro registro dei trattamenti, ma questa è materia per un altro articolo).
  • Certificato SSL – Oggi è impensabile proporre un sito che non usi il protocollo https che permette la crittografia della trasmissione. Il certificato permette proprio questa crittografia.
  • Backup e Restore – Avere una copia per ripristinare un sito non più utilizzabile non è una funzionalità superflua. Ma si deve considerare anche per quanto tempo la copia viene conservata. Consideriamo un backup giornaliero e, almeno, il mantenimento per due settimane.
  • Ambiente PHP aggiornato – WordPress è costruito tutto attorno al PHP e non poter utilizzare le nuove funzioni e le migliori prestazioni delle ultime versioni è un grosso limite.
  • Banda di rete o numero di accessi – La capacità di servire i nostri utenti è fondamentale. I fornitori che dichiarano questi numeri li garantiscono, chi etichetta le prestaioni dei propri piani con nomi tipo base, premium, ecommerce, in realtà non si prende nessun impegno.
  • Spazio disco – Per un sito non aspettiamoci le dimensioni di un PC. Contenuti multimediali vanno compressi e, il più possibile, ospitati su sistemi diversi da WordPress. Grossi archivi di file si possono integrare da sistemi come Dropbox, Onedrive, ecc, Quindi 10GB di storage potrebbero bastare, però verifichiamo cosa ci propone il fornitore al raggiungimento del limite: dobbiamo passare ad un piano superiore o si paga a consumo?
  • Prezzo chiaro – Sembra inutile doverlo specificare, ma spesso le tabelle dei prezzi riportano il prezzo del primo anno. Quando si rinnova il prezzo è diverso. Un’altro aspetto da considerare è legato alla nazionalità del provider e come considera l’IVA. Un fornitore non europeo dovrebbe poter verificare la partita iva (parliamo di P.IVA comunitaria) e non addebitarla.
  • Acesso FTP, SSH e PHPMyAdmin – per quatno si cerchi di lavorare attraverso l’interfaccia web, ci sono attività che richiedono differenti tipi di accesso. Per trasferire dei file di grosse dimensioni l’FTP è più efficiente di un upload da web. L’SSH è spesso necessario per fare debug e, come ultima spiaggia, il PHPAdmin ci permetterà di  edere i dati nel DB. Una cosa importante deve esistere la possibilità di cambiare la pawword per questi accessi direttamente, senza fare richiesta al supporto.
  • Ambiente di test – La legge d’oro “in produzione non si tocca nulla” si deve rispettare. Quindi aggiornamenti, inserimento di nuove funzionalità o semplici prove si devono fare su un ambiente differente. 
  • Supporto tecnico – che tipo di supporto viene fornito? Per noi non è importante il mezzo, quanto il tempo di risposta. Richieste di supporto con tempi minori di un giorno lavorativo sono del tutto inutili. Meglio avere a disposizione un numero limitato di richieste, ad esempio 4 all’anno, ma con tempi rapidi. Il concetto è che, se non si hanno le competenze, non si possono compensare con il supporto del fornitre, ma se ho una richiesa per un problema o ottengo un supporto in 2-4 ore, oppure rischio di avere dei malfunzionamenti a lungo. E non è un’ipotesi da considerare.
 
Funzioni desiderabili per una realizzazione professionale

Per la gestione e per le prestazioni di WordPress ci sono altri aspetti da valutare:

  • Content Delivery Network – Considerando che sono utili tutti i meccanismi per ottenere delle ottime prestazioni, l’utilizzo di una CDN offerta direttamente dal fornitore dell’hosting rappresenta un valore in più ottenuto in modo semplice.
  • Restart o reboot – Il classico spegni e riaccendi è uno strumento utile che non tutti i fornitori di hosting forniscono. Almeno la possibilità di far ripartire il PHP potrebbe essere utile per le attività di gestione.
  • Strumenti avanzati sul db – Oltre all’accesso diretto sul database ci possono essere strumenti che facilitano alcune operazioni sul db di WordPress utili sopratutto se si devono migrare dei siti.

Il Prezzo è giusto?

Arriviamo quindi al problema posto nel titolo di questo articolo: come si risparmia. Il vero risparmio lo si ottiene ragionando su tutte le dimensioni ed a lungo termine. Infatti usando il prezzo come solo criterio di scelta si rischia, nel tempo, di spendere di più. Alla prima necessità si pensa “ormai abbiamo iniziato con questo fornitore e non vogliamo imbarcarci in una migrazione per passare ad un’altro”, quindi si acquista un’altro servizio e poi un’altro, fino a realizzare che il costo basso iniziale era per un servizio insoddisfacente.

Quale è il migliore fornitore?

Chi dice che il miglior fornitore è uno piuttosto che un’altro, pecca in obbiettività, anche perché le offerte dei fornitori cambiano nel tempo e si arricchiscono in continuazione. Senza voler nascondere nulla possiamo dire a chi ci affidiamo noi, per i siti e le reti intranet dei nostri clienti, e il perché di questa scelta.
Ma non è detto che il nostro fornitore sia il migliore per qualsiasi esigenza e non è nostra intenzione fare qui una recensione o dei confronti tipo “i top n provider”.

A chi ci affidiamo noi

Attualmente tutte le realizzazioni produttive dei nostri clienti sono su Kinsta. I motivi che ci hanno portato a consolidare questa scelta sono tre.

Il primo è che le funzionalità fornite sono decisamente tante ed all’altezza delle necessità professionali. Purtroppo non tutte si capiscono bene dalle descrizioni dei loro piani. Ce ne sono alcune che, con sorpresa, abbiamo apprezzato notevolmente solo dopo averle usate:

  • La possibilità di creare un ambiente di test da quello di produzione e viceversa – ogni volta che si vuole provare un nuovo plugin, una modifica o fare un ambiente di demo per il cliente, basta un click e nel giro di 10-20 minuti abbiamo a disposizione un ambiente totalmente separato, ma identico. La cosa più utili è che se, nel nuovo ambiente, siamo soddisfatti delle modifiche fatte basta fare push su quello di produzione e la messa in produzione è perfetta.
  • Modificare la versione del PHP – similmente alla creazione di un nuovo ambiente, con un menù a tendina e un’attesa di qualche minuto, si passa dal’ 8.0, all’8.1 o all’8.2.
  • Lo strumento DevKinsta – chissà se continueranno a mantenerlo, perché è troppo bello per essere vero. DevKinsta è uno strumeto che realizza un ambiente di svilupo WordPress sul proprio PC e questo ambiente può essere clonato dal vostro sito in produzione. In questo modo si possono fare tutte le attività di sviluppo anche offline, per poi ricaricare l’ambiente modificato online. Vi potete immaginare cosa significa? Non ci sono commenti se non quello di sperare che Kinsta lo continui a rendere disponibile.
  • Doppio indirizzo pubblico – per i sistemi che utilizzano gateway di pagamento, questa è una misura ulteriore di sicurezza ottima. Un indirizzo IP pubblico è quello classico puntato dai record DNS che si usa per l’accesso da browser. Ma poi se ne ha a disposizione un secodo, da utilizzare esclusivamente con i gateway di pagamento.
  • Tanti meccanismi per le prestazioni – è incluso il CDN di Coudfare, un edge caching con la possibilità di una cache dedicata ai dispositivi mobile e la possibilità di attivare la funzionalità di Early Hints.
  • Monitor per misurare le prestazioni – da attivare con attenzione per non influenzare le prestazioni, ma sono inclusi sia il Relic monitor che un APM nonitor.
  • Aggiornamento dei plugin – Per ogni sito c’è la lista dei plugin e temi ed è possibile aggiornarli dal pannello di Kinsta. Non solo, quando si aggiornano il messaggio di pop-up che appare fa capire che, a parte i normali backup, ne viene fatto automaticamente uno che viene mantenuto per 2 ore.

Il secondo motivo è il supporto. Non sono esplicite le modalità di supporto nella descrizione dei loro piani. C’è solo la frase “Best-in-class, one-tier support from industry experts in 5 languages, 24/7/365“, ma una volta sperimentato, basta da solo per scegliere Kinsta!

  • Supporto Online – nella dashboard di Kinsta c’è la possibilità di aprire una chat con il supporto. In genere rispondono entro 2-5 minuti, rarissime  volte abbiamo dovuto aspettare fino a 15 minuti, ma hanno sempre risposto persone di una competenza ed una disponibilità eccellente. E, cosa più importante, hanno sempre soddisfatto la richiesta, non ci siamo mai sentiti dire “non è un problema della nostra infrastruttura”
  • Supporto proattivo – si, si, avete letto bene. Se sul vostro wordpress ci sono problematiche note di sicurezza, vi arriva una mail che vi avvisa che il tal plugin sul vostro sito XY ha un problema di sicurezza e che lo dovete aggiornare.

L’ultimo motivo è legato al secondo ed è la strategia di Kinsta. Loro non hanno costruito una propria infrastruttura con cui erogano l’hosting. La loro infrastruttura, lo dichiarano, è il cloud di Google e si basa su nodi di tipo C2 distribuiti in 35 datacenter di Google, di cui uno a Milano.
Questo implica che non devono ammortizzare dei costi e che il loro business è concentrato tutto sul servizio e le funzionalità erogate. È talmente evidente che, con lo stesso modello di “virtualizzazione della gestione e dei sistemisti” hanno lanciato anche dei servizi di hosting per database, applicazioni web e siti statici.

Ma ci sono solo aspetti positivi?

Ovviamente no. Anche se davanti ai più, come tutti hanno degli aspetti migliorabili. Ad esempio non permettono, come fa Godaddy dal 2016 nel suo Godaddy PRO da quando ha acquistato ManageWP, di produrre un report mensile per ciascun sito. I dati li hanno, nell’Analytics ci sono consumi, tempi di risposta, numero di visite, ecc. Ci sono le versioni dei plugin e, se memorizzati anche le date di aggiornamento degli stessi. Quindi perchè non predisporre un report mensile con i dati in varie sezioni, scaricabie come PDF o con la possibilità di inviarlo direttamente per email, che permetta di aggiungere commenti alle varie sezioni ed, eventualmente anche una lista di attività svolte nel mese?

Un’altro aspetto sono proprio gli aggiornamenti dei plugin. Ad oggi si deve entrare, sito per sito, e fare l’aggiornamento. Perché non rendere disponibile una sezione comune a tutti i siti dedicata all’aggiornamento di temi e plugin da cui lanciare dei mass-update su più siti o schedulare gli update ed essere aggiornati via email sulgi esiti? Insomma Kinsta butta un’occhio a ManageWP e migliora la tua dashboard.

La richiesta del report l’abbiamo fatta al supporto, chissà se nei prossimi mesi vedremo qualcisa di nuovo.